Ecco il numero di settembre di Ce.S.P.O.L.A., “notiziario” periodico mensile cartaceo di carattere satirico. Il mio articolo: “La febbre dell’H2O“ per la rubrica di cronache fantastiche Opercoli:
“Mi trovo a trascorrere le ferie estive, due settimane risicate ad agosto, mese metà torrido e metà piovoso, a Madonna delle Rose, un luogo poco conosciuto della Sicilia racchiuso tra i Monti Sicani. È festa: mentre la banda cerca di rallegrare l’atmosfera ora infuocata ora uggiosa incitando la cittadinanza a concedere oboli, casalinghe esasperate armate di mestoli e segnate dalle occhiaie per le levatacce combattono con autoclavi ronzanti. In tivvù è un continuo parlare di siccità, eppure qua non mancano piogge, abbeveratoi, fontane e sorgenti incontaminate, queste ultime sfruttate addirittura da una famosa multinazionale che imbottiglia e distribuisce acqua minerale in tutto il Paese. Nonostante ciò, l’acqua corrente è disponibile a giorni alterni soltanto durante le prime ore del mattino, momento in cui le famiglie di ritorno dai bagordi notturni si affrettano a riempire gli enormi recipienti che come pietre tombali gravano sulle abitazioni. Non posso fare a meno di provare un fastidioso senso di colpa quando lavo i denti, faccio una doccia o tiro un gavettone a un amico d’infanzia. Dicono che i responsabili della penuria acquifera siano le massaie troppo scrupolose nella pulizia delle case, i contadini rei di innaffiare i giardini con acqua potabile, vandali mascherati a caccia di condutture da distruggere, i turisti (temo di far parte di questa categoria) che annegano i pensieri in sbornie collettive di H2O, e poi ancora fidanzati abbandonati e megere indispettite dal baccano agostano. Non saprei come stiano realmente le cose qui come nel resto dell’Isola, qualcuno invoca la privatizzazione della gestione del servizio. Da parte mia, continuo a pensare che bere e respirare siano attività vitali e, pertanto, dovrebbero essere garantite a tutti, gratis. Il mio amico giornalista a cui ho parlato della situazione mi ha invitata a pensare positivo, la storia dell’”ognuno faccia la propria parte”; io sono rimasta scettica. Ho fatto una nuotata clandestina in piscina: mi chiedo quanto costerà questo lusso alla comunità. Poco, mi rassicura la proprietaria della struttura ricettiva. Intanto piove ogni pomeriggio e i piccoli proprietari terrieri setacciano i propri appezzamenti alla ricerca di vecchi pozzi artesiani e rigagnoli. Preparo le valigie con il sogno di una ricca eredità futura (confido nell’onestà dei miei parenti) e la paura che qualche lestofante possa spodestarmi un giorno del prezioso avere. La Madonna in processione di sicuro propizierà le indagini dei rabdomanti, aprirà i cuori e allargherà le menti di fedeli e infedeli, oriundi e turisti, amministrati e amministratori, possidenti e nullatenenti, tutti ugualmente assetati di virtù giustizia e conoscenza.”
Giusi Sciortino