Ecco il numero di aprile di Ce.S.P.O.L.A., “notiziario” periodico mensile cartaceo di carattere satirico. Lo trovate nelle librerie di Catania e Palermo. Il mio articolo per la rubrica di cronache fantastiche Opercoli:
Gli scavi per realizzare la metropolitana Caltagirone-Vizzini sono stati interrotti dalla Sovrintendenza per via del rinvenimento di un vaso in ceramica di epoca bizantina contenente un medaglione con un’iscrizione in greco. Si tratterebbe di una profezia annunciante la nascita intorno alla prima metà del Novecento di una personalità che avrebbe reso grande Caltagirone. In un altro incredibile frammento si è individuato un vaticinio che dice: “Deponete il re di Girgenti o perderete la guerra!”. Quale guerra? E inoltre: le due previsioni sono correlate? La questione si presenta ingarbugliata. Ora, storici e archeologi avranno un bel daffare ad arrovellarsi su siffatte controversie dato che quando si tratta di divinazioni (Nostradamus docet) il concetto di tempo diviene relativo, dilatandosi e restringendosi nei soliti corsi e ricorsi storici. Forse le risposte sono solo in attesa di essere disvelate. Potrebbe la salvifica figura caltagironese essere l’antagonista del fantomatico re di Girgenti, o, addirittura, essere la stessa persona? Meglio attendere gli esiti delle ricerche prima di pronunciarsi. A ogni modo, per far sì che la profezia foriera di sventura si vanifichi è assolutamente necessario rimediare alla grave inadempienza originale, naturalmente con mezzi pacati o, meglio ancora, psicomagici (alla Jodorowsky, insomma), ché gli archeologi sono pacifisti sul serio, non in trincea. Prima di deporre un re, è fondamentale individuarlo, e questa appare la nota più dolente di tutto l’affare. Posto il caso che s’incoroni in fretta l’individuo di sangue blu, ecco i metodi più efficaci per sbarazzarsene a detta dei migliori 007 attivi tra Caltagirone Vizzini e Girgenti: scatenata l’opinione pubblica tramite i metodi della comunicazione efficace, s’ingaggi contro il malcapitato una vera caccia all’uomo; in seguito all’eliminazione di ogni distanza di sicurezza e all’adozione di tavole e tavoli rotondi negli incontri istituzionali con il sovrano, si organizzino buffet e si applichi il metodo dell’arancina avvelenata (mettere al bando l’attività di eventuali assaggiatori professionali nell’Isola); per insabbiare l’avvelenamento, s’insceni malattia improvvisa o incidente nella vittima (basterà fornire mascherina lercia); sanzioni economiche e dazi saranno utili a stimolare moti d’insurrezione spontanei, oltre a distogliere l’attenzione dal crimine; qualunque sia la modalità scelta per eliminare il re, pubblicizzarla immediatamente su Facebook onde guadagnare un facile alibi. Ora che li abbiamo evocati, facciamo agire tali barbari mezzucci come scongiuri, in attesa che una deviazione della metropolitana verso Girgenti ristabilisca la pace avversata nel passato e allontani guerre future e presenti. Prima o poi si vedranno gli effetti, così funziona la magia. Ma noi che scriviamo qui non siamo maghi né archeologi, offriamo semplicemente un’analisi (in)verosimile dei fatti. Speriamo intanto che Camilleri non si rivolti nella tomba.
Giusi Sciortino